Il Lago e le sue bellezze ...

Baveno - il Lago
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Incantevole cittadina lacustre di origine romana, Baveno è nota per le acque oligominerali e per le cave di granito rosa ed è un rinomato centro turistico e di villeggiatura. La caratteristica passeggiata del lungolago offre al visitatore un bellissimo panorama sulle Isole Borromee, a cui è possibile approdare proprio partendo dal porto di Baveno.

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Baveno - il Lungo Lago
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Isola Madre - i Giardini Botanici
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Isola Madre
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Appartiene alla famiglia Borromeo dal 1500.
Dalla nuda roccia dell'era glaciale, l'isola ha subito varie trasformazioni: inizialmente frutteto, successivamente uliveto, agrumeto sino all'attuale Parco Botanico all'Inglese realizzato ai primi dell'800. L'Isola Madre è rinomata non solo per la spettacolare fioritura delle azalee nel mese di maggio, ma anche per i suoi Giardini Botanici che ospitano rare essenze vegetali originarie delle più diverse latitudini. Caratteristica più affascinante dell’Isola Madre è la natura selvaggia. Volatili di origine orientale, come pavoni bianchi, pappagalli e fagiani dorati, si lasciano accarezzare dal sole nello splendido guardino, brillando tra le foglie verde smeraldo e i fiori. Non aveva tutti i torti Flaubert, il celebre autore francese, quando nel 1845 dichiarava “L’Isola Madre è il luogo più voluttuoso che abbia mai visto al mondo”. In uno spazio di 220 metri per 330, su quella che un tempo si chiamava “Isola di San Vittore” e poi “Isola Maggiore”, la natura domina il paesaggio, ma si fanno largo alcune costruzioni: tra queste spicca il Palazzo Borromeo del XVI secolo, a cui si aggiunge la Cappella Gentilizia del 1858. Tutt’intorno si estende il scenografico giardino all’inglese di 8 ettari, che ha sostituito un grande agrumeto utilizzato fino alla fine del Settecento. Passeggiando tra le piante e i fiori ci si imbatte nella famosa “scala dei morti”, una sontuosa gradinata decorata con il glicine.
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Nel 1632 il Conte Vitaliano Borromeo iniziò la costruzione del monumentale palazzo barocco e della maestosa scenografia dei giardini che diedero fama all'Isola e che ancor oggi documentano gli splendori di un'epoca. La dimora dei Borromeo offre ai visitatori un ambiente elegante e sontuoso che conserva inestimabili opere d'arte: arazzi, mobili,statue, dipinti, stucchi ma anche le curiose grotte a mosaico,luogo di frescura e di diletto. Terminata la visita al Palazzo, si accede ai giardini per una piacevole passeggiata. Questo singolare monumento fiorito sviluppato a terrazze ornate e sovrapposte, è un classico e inimitabile esempio di "giardino all'italiana" seicentesco. Fra piante esotiche e rare, la spettacolare fioritura è progettata per offrire colori e profumi da marzo a ottobre.
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Isola Bella - vista aerea
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Isola Bella - Palazzo Borromeo
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l'Isola dei Pescatori - vista aerea
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L’unica perla delle Borromee ad essere stabilmente abitata, l' Isola dei Pescatori è conosciuta anche come Isola Superiore. Un fazzoletto di verde largo 100 metri, lungo 350: una zattera su cui è nato un piccolo mondo, con la sua piazzetta, i vicoli tortuosi e pittoreschi, le case a più piani coi lunghi balconi dove si mette ad essiccare il pesce, uno splendido lungolago e la strada principale. Questo corso principale consente gli spostamenti, soltanto a piedi, dei 50 abitanti circa che popolano l’isola, vivendo di turismo e, come suggerisce il toponimo, di pesca.
Le piccole dimensioni e la scarsa presenza umana non devono trarre in inganno: l’Isola Superiore è abitata da ormai 700 anni, che le hanno regalato a poco a poco una serie di testimonianze storiche interessanti. Chi la visita può ammirare la parrocchia dedicata a San Vittore, per poi passeggiare in riva al lago e dirigersi dalla parte opposta dell’isola, sul belvedere. In estate i vicoli sono gremiti di visitatori, attirati dal caratteristico mercatino del centro o dalla festa di Ferragosto: per l’occasione si porta in processione da un’isola all’altra, su una piccola imbarcazione, la statua del santo protettore dell’arcipelago, seguita da natanti e barchette della zona.
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Isola dei Pescatori o Isola Superiore
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Il Battello SEMPIONE
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Il Battello per il giro del Lago Maggiore
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Itinerario completamente lacustre, è quello del giro del Lago Maggiore, con partenza dal lungolago di Arona. Si imbocca la Statale del Sempione la quale costeggia il lago sino alla vicina Svizzera con destinazione il paese di Intra (VB). Una volta raggiunta Intra (VB) , all’imbarcadero troveremo ad attenderci il traghetto ferry boat che ci porterà , insieme alla nostra automobile o moto, dall’altra parte del lago a Laveno (Va) sulla costa Lombarda. I traghetti che partono da Intra vanno continuamente avanti e indietro coprendo la tratta Intra-Laveno e viceversa. Una volta giunti nella sponda lombarda sosta obbligo sarà una visita all’Eremo di Santa Caterina e la Rocca di Angera.Da questo punto costeggiando il lago, questa volta in direzione opposta ,ritorneremo al punto di partenza.
Giro del Lago Maggiore
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STRESA, piccola perla del Lago Maggiore a circa 4 km da Baveno, una cittadina di circa 5 mila abitanti della provincia Verbano-Cusio-Ossola, nella parte nord-orientale del Piemonte. Appollaiata alle rive pittoresche del Lago Maggiore, ritratta come una dama elegante dal riflesso delle sue acque, Stresa se ne sta di fronte al golfo Borromeo, in contemplazione delle omonime isole. Il suo territorio è un patchwork di colori, forme e linee diverse: si va dalla zona costiera ai dolci pendii collinari, sino alle vette più aguzze delle montagne innevate. Sulle rive del lago sorgono la zona storica del paese, quella più antica, e la frazione di Carciano, ma fanno parte del comune anche tre delle isole Borromee, l’Isola Madre, l’Isola Bella e l’Isola dei Pescatori. Le colline sono costellate di frazioni pittoresche, e dalla cima delle montagne partono i tracciati sciistici del Mottarone.
Una cornice paesaggistica tanto bella diventa ancora più interessante, grazie ai gioielli storico-artistici racchiusi nel cuore di Stresa, una perla adagiata in riva al lago. Qui sorgono numerose ville signorili, che sapranno incantarvi con giardini da favola e decorazioni fastose. Da non perdere la Villa Vigonolo, un tempo proprietà di Italo Balbo, Villa Niobe e la famosa Villa Pallavicino, realizzata nel 1855 per volere dello statista Ruggero Bonghi. Solo in seguito divenne proprietà del marchese Pallavicino, che si prese cura del parco tutt’intorno e lo rese un gioiello in stile inglese.
I parchi lussureggianti e gli alberghi prestigiosi, in stile Liberty, si susseguono sul lungolago, come pietre preziose di una collana che costeggia le acque. Da qui si gode di un panorama splendido, che spazia sulla superficie del lago e si perde tra le vette montane in lontananza. Giunti a Lido di Stresa ci si può imbarcare per le Isole Borromee, impreziosite da una natura generosa e dominate dalle costruzioni nobili
Ma visitare Stresa e trascurare il paesaggio nei pressi del Lago Maggiore sarebbe davvero un peccato. La località è infatti il punto di partenza ideale per splendide escursioni nell’entroterra: salendo verso il Mottarone ci si imbatte, a 800 metri di quota, nello scenario idillico del giardino Alpinia, nato negli anni Trenta del Novecento con lo scopo di salvaguardare la natura locale, e raccogliere le tipiche piante della montagna. Nel parco prosperano attualmente oltre 700 specie vegetali, soprattutto alpine e officinali. Continuando a salire si raggiunge la cima del Mottarone, che sfiora i 1491 metri, dove sorge una rinomata stazione sciistica e dove si svolse il primo slalom della storia dello scii.
Terminata la passeggiata, una volta rientrati in paese, niente vi sembrerà più delizioso delle Margheritine: sono i tipici dolcetti di Stresa, ideati nel 1857 dal pasticcere Piero Antonio Bolongaro per donarle alla principessa Margherita di Savoia, futura regina d’Italia, durante un suo soggiorno nella Villa Ducale della città.
STRESA
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Stresa - La Funivia

Stresa Centro
Stresa I Giardini
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Stresa - il Lungo Lago d'estate

Stresa Lungo Lago

Stresa scorcio Lungo Lago
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Villa Taranto - I Giardini Botanici
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I Giardini Botanici di Villa Taranto coprono un’area di circa 20 ettari sul promontorio della Castagnola a Verbania Pallanza. Le loro origini risalgono al 1931 quando un gentiluomo scozzese, il Capitano Neil Boyd McEacharn, Arciere della Regina d’Inghilterra, acquistò dalla Marchesa di Sant’Elia la proprietà chiamata “La Crocetta” con lo scopo di trasformarla in uno dei principali complessi botanici al mondo. Il Cap. McEacharn ribattezzò la proprietà “Villa Taranto” in onore di un suo antenato nominato da Napoleone Duca di Taranto
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Villa Taranto - I Giardini Botanici
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L’eremo di Santa Caterina del Sasso
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L’eremo di Santa Caterina del Sasso è molto suggestivo, è stato edificato tra la fine del XII
secolo e l’inizio del XIII secolo, e ampliato nei secoli successivi.
L'Eremo è stato fondato dal mercante Alberto Besozzi dopo essere scampato al naufragio dopo una tempesta e fu costruito a strapiombo sul Lago Maggiore, la cui roccia sprofonda nell’oscurità delle acque del lago dove qui raggiunge anche la profondità di 200 metri . Si può arrivare via lago oppure a piedi dopo una ripida scalinata.
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Angera, graziosa cittadina di circa seimila abitanti in provincia di Varese, incastonata lungo l’ansa meridionale del Lago Maggiore, a 12 km da Sesto Calende. Come una dama vanitosa, giustamente fiera della sua storica bellezza, Angera guarda la sua immagine doppia e regala ai visitatori una duplice meraviglia. Intimamente legata al suo lago, la cittadina negli anni ha saputo valorizzarne il paesaggio: camminare sul lungolago, lasciandosi incantare dagli alberi che frusciano al vento o ammirando il sole che tramonta, è un’esperienza unica e romantica. Per non parlare delle escursioni che si possono fare nella vicina oasi naturalistica, ritenuta “sito di interesse comunitario”, con i suoi scorci incontaminati e la vegetazione di un verde intenso. Ma il monumento più rappresentativo di Angera è senza dubbio la Rocca, che se ne sta impettita alla sommità di un promontorio calcareo e un tempo fungeva da vedetta sul traffico lacustre sottostante. Acquistata dai Borromeo nel 1449, la fortezza porta i segni di varie modifiche subite nel corso dei secoli, che ne hanno via via accresciuto il fascino: la parte più antica della struttura è la torre castellana, del primo Duecento, mentre l’ala Viscontea e quella Borromea sono di periodi successivi. Da ammirare le diverse sale del castello, in particolare la Sala edlla Giustizia coi suoi affreschi grandiosi e raffinati, risalenti al XIII secolo e incentrati sulle storie di Ottone Visconti l’Arcivescovo di Milano. Altri affreschi si trovano nel salone delle Cerimonie, sottratti al Palazzo Borromeo di Milano dopo il bombardamento subito nel corso della seconda guerra mondiale.
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La Rocca Borromeo di Angera


Rocca Borromeo di Angera
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