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[21/11/2012] Diritto di famiglia: Il nome 'Andrea' anche alle bambine
Per gli ermellini " ...il nome Andrea, anche per la sua peculiarità lessicale, non può definirsi nè ridicolo, nè vergognoso, se attribuito ad una persona di sesso femminile, nè potenzialmente produttivo di una ambiguità... "
Una bimba di Pistoia era stata obbligat dalla Corte d'Appello di Firenze a chiamarsi "Giulia Andrea". La Cassazione l'ha ribatezzata "Andrea".
Con la sentenza n. 20385 gli ermellini hanno infatti deciso che "il nome Andrea, anche per la sua peculiarità lessicale, non può definirsi né ridicolo, né vergognoso, se attribuito ad una persona di sesso femminile, né potenzialmente produttivo di una ambiguità nel riconoscimento del genere della persona cui sia stato imposto, non essendo più riconducibile, in un contesto culturale ormai non più rigidamente nazionalistico, esclusivamente al genere maschile... ” ha " ... natura sessualmente neutra nella maggior parte dei paesi europei, nonchè in molti paesi extraeuropei, tra i quali gli Stati Uniti, per limitarsi ad un ambiente culturale non privo di influenze nel nostro paese, unita al riconoscimento del diritto di imporre un nome di provenienza straniera al proprio figlio minore nei limiti del rispetto della dignità personale". .
Fra l'altro la Cassazione ha apertamente sconfessato la circolare del Ministero dell' Interno del 01 giugno 2007 n. 27 ritenendo che “ ... non ha efficacia normativa ma esclusivamente esemplificativa, non determinando alcun vincolo in sede di accertamento giudiziale”.
Sentenza Cassazione n.20385 del 21/11/2012
rassegna stampa: L'Uffington Post
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