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[02/08/2018] Stato Civile: Il Consiglio di Stato indica la strada per giungere alla banca dati nazionale delle DAT

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Il Consiglio di Stato, in Commissione speciale, ha espresso il parere su alcuni quesiti posti dal Ministero della salute in materia di DAT. Di particolare rilevanza le tematiche relative all’istituzione di una banca dati nazionale che possa raccogliere tutte le DAT.

Il Consiglio di Stato si è così espresso:

  1. la banca dati nazionale non deve limitarsi a registrare le Dat ma deve raccoglierle. Diversamente ci sarebbe un sistema incompleto, dal momento che sia il registro regionale sia quello comunale sono facoltativi. Il registro nazionale deve contenere anche l’indicazione del fiduciario o l’eventuale revoca;
  2. il registro nazionale è aperto anche a tutti coloro che non sono iscritti al Servizio sanitario nazionale;
  3. le DAT non hanno alcun vincolo di contenuto e non serve un modello standard da utilizzare per tutti: l’interessato deve poter scegliere di limitarle solo ad una particolare malattia, di estenderle a tutte le future malattie, di nominare il fiduciario o di non nominarlo, ecc. Spetterà al Ministero della salute mettere a disposizione un modulo-tipo per facilitare il cittadino a rendere le DAT. Al più si potrà prevedere un “un atto di indirizzo” - adottato dopo un tavolo tecnico tra ministero della Giustizia, Consiglio nazionale del notariato e ministero dell’Interno - che indichi alcuni elementi minimi da inserire nelle Dat. Spetterà poi al ministero mettere a disposizione un modulo tipo il cui utilizzo è, ovviamente, facoltativo. È però esclusa una vera e propria standardizzazione delle Dat per la conservazione elettronica;
  4. poiché le DAT servono ad orientare l’attività del medico, è necessario che ci sia certezza sulla corretta formazione della volontà del dichiarante. Conseguentemente occorre che tale circostanza venga attestata, magari suggerendola nel modulo-tipo facoltativo che verrà predisposto dal Ministero della salute;
  5. alle DAT può accedere il medico e il fiduciario sino a quando è in carica.

La Commissione speciale ha voluto anche sottolineare la necessità di prevedere efficaci e costanti strumenti di monitoraggio del funzionamento della norma, volti a verificarne l’idoneità a perseguire, in concreto, gli obiettivi fissati dal Legislatore e a garantirne la più estesa attuazione.

Vedi il Parere del Consiglio di Stato



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