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Semplice Numero 5 - Maggio 2015
Il Sommario
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La Copertina
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Interventi.
Emmanuele Nannizzi
L'estratto dell'articolo
Con questo sintetico studio si vogliono illustrare le regole generali da seguire quando si redige un qualsiasi atto di stato civile.
Mi riferisco agli artt. 449-455 del Codice Civile (di seguito CC) ed artt. 1-22 DPR n. 396/2000 (di seguito OSC), norme che spesso si omette di approfondire ma, se ben padroneggiate, possono fornire risposte decisive ai dubbi che si pongono nel corso del lavoro quotidiano.
La mia analisi parte dalla frase di esordio dell’art. 450 CC: “I registri dello stato civile sono pubblici”.
Da queste poche ma chiare parole, ben si comprende l’importanza del ruolo dell’Ufficiale dello Stato Civile (USC) che è chiamato a redigere atti di fede pubblica. Nello svolgimento delle sue funzioni, l’USC agisce nell’interesse della collettività e ad esso è affidata la custodia dei registri, compito che deve eseguire con la “diligenza del buon padre di famiglia”.
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Interventi.
Alessandro Martini
L'estratto dell'articolo
L’art. 1 del Decreto del Ministero dell’interno 12 febbraio 2014 disciplina le modalità di comunicazione e trasmissione tra comuni di atti e documenti previsti dal testo unico delle leggi per la disciplina dell’elettorato attivo e per la revisione delle liste elettorali. Tale decreto, emesso in attuazione dell’articolo 6, comma 1, lettere a) e c) del D.L. 5/2012, istituisce il modello 3D XML il cui utilizzo è obbligatorio dal 1° gennaio 2015.
Solo nel novembre 2014 il Ministero dell’Interno ha emanato la circolare n. 43 con la quale ha impartito una serie di disposizioni attuative.
Dopo le revisioni dinamiche, straordinarie e semestrali del primo semestre 2015, proviamo ad analizzare le ripercussioni che queste nuove modalità di gestione del fascicolo elettorale hanno avuto sull’attività degli uffici.
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Interventi.
Emanuele Costa
L'estratto dell'articolo
In uno scenario, come quello attuale, contraddistinto da continui, improvvisi, profondi e inaspettati cambiamenti, la Pubblica Amministrazione non più permettersi di isolarsi dall’ambiente esterno ed imporre le proprie regole. Essa si deve identificare nel motore del cambiamento per governare e coniugare le variabili in gioco e non rappresentare un articolato sistema frenante dello sviluppo economico del Paese. Il Change Management si può configurare come un modello organizzativo capace di iniettare la giusta dose di energia al capitale umano per coinvolgerlo, motivarlo e valorizzarlo nella prospettiva di realizzare servizi sempre più aderenti ai reali bisogni della Comunità di riferimento, senza automaticamente tradursi in una richiesta di ulteriori sacrifici.
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Attualità.
Giuseppe Mario Coltelli
L'estratto dell'articolo
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Come si fa.
La Redazione
L'estratto dell'articolo
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Bastiancontrario.
Bastiancontrario
L'estratto dell'articolo
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L'estratto dell'articolo
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