LA RIVISTA

L'ultimo numero:


Gli altri numeri


Newsletter
Inserisci i tuoi dati per ricevere
le ultime notizie:
Accedi


Hai dimenticato la tua password?
Registrati
 

Semplice Numero 7 - Luglio/Agosto 2017


Dunque…  “Essere o non essere: questo è il dilemma, se sia più nobile tollerar gli strali e le offese di una  sorte oltraggiosa… “ E dai, con Shakespeare…ma che colpa ne ho se sono sbracalato sul letto e sto leggendo “L’AMLETO”? Certo, lettura molto molto rilassante di questi tempi: Non c’è che dire.   E del resto poi,  la vita è piena zeppa di dilemmi e non sempre è facile…  sdilemmare, ovvero toglierseli di torno (verbo “sdilemmare”… neologismo di mio fresco conio), ovvero   arrivare ad una soluzione (del dilemma medesimo). In effetti oggi è un caldo africano, credo sia  un dono  molto gradito della natura italiana  ai migranti africani che copiosi sbarcano giornalmente nelle nostre coste. Ma un po’ meno per noi, poveri italioti boccheggianti come pesci fuor d’acqua. Dunque… si bolle letteralmente! Ed io, il sempre vostro Bastiancontrario, come debbo comportarmi? Stare qui, in questa zona paludosa e umida nei presso del l’ex lago di Sextum, (da secoli bonificato… ma io direi piuttosto “cattivificato”…)  a bollire, oppure andare in qualche località montagnosa a respirare aria fresca e smettere di bollire come una gallina nel fatidico pentolone alla vigilia del Santo Natale? Dunque, anche a me si pone un dilemma: “Bollo o non bollo: questo è il dilemma,  se sia più nobile tollerar gli strali e le offese di un sole oltraggioso…”  Ah ah ah ah … Ma penso che dovrò restare qui, a bollire, appunto, come una gallina, oppure… No! Resto qui per “dovere d’ufficio”.  Si, così mi metterò a scrivere un articolo per la nostra bellissima rivista, dico… il  SEMPLIC E . Con questo caldo insopportabile e che dà alla testa, non vorrei scordarmene e rischiare un licenziamento per giusta causa… E mo???  Ho deciso,  scrivo! Non voglio entrare nella “statistica” di chi è stato licenziato nel corrente anno… E non sopporterei l’oltraggio di un licenziamento per giusta causa!  Ah ah ah  ah. Già, ma questo caldo torrido, che mi fa dì? …Va beh,  la rivista mi può mettere alla porta ma io sono pensionato… Ex INPDAP, da poco INPS e tutte le mattine, al bar mentre faccio colazione, mi sfoglio un paio di quotidiani per vedere se l’INPS è sempre in piedi, oppure se è fallita. Se è sempre in piedi, sono contento e va bene così. E’ questa la cosa che ormai mi preoccupa di più nella vita, ovvero che l’INPS riesca a stare in piedi per un’altra ventina d’anni. Ragionamento italianissimo… perché ogni italiano che si rispetti, tende sempre a ricercare una soluzione “privata” ad un problema “pubblico”, ovvero di tutti.  Comunque,  la parola data è data (alla rivista).   Dunque, scrivo! Computer, a noi!!! Solleone a noi!!! … Affè mia, mi sacrificherò a rischio della vita!  Dunque… “bollo o non bollo…” Ma si, certo che bollo!  Ma guarda  Shakespeare e il caldo insopportabile cosa mi hanno fatto venire in mente…. Si “lui”, il famigerato BOLLO, che nella fattispecie in esame non deve essere inteso come presente del verbo bollire,”io bollo – tu bolli – egli bolle “  bensì,  bensì… come  paturnia di una imposta, ma una imposta credo tra le più assurde   di tutto il panorama imponibile italiano. Intendiamoci: io sono sempre stato  un uomo di legge, e come tale ho fatto della legge il mio ideale. Quindi, l’imposta di bollo, essendo prevista dalla legge, per me va applicata “sic et simpliciter”. Stop!!!  Però…. Se debbo dirvi il mio pensiero, è proprio una cosa assurda, oltre che odiosa e… italianissima.  Mi è rimasta antipatica sin dagli anni ’70, quando entrai a lavorare in comune. La prima discussione che ebbi con un cittadino-utente, fu proprio sul bollo, o meglio l’applicazione della marca da bollo su un attestato. E va bene,  sono passati oltre 40 anni…. E bene tutto, ma da allora non ho avuto più pace! Discussioni con i cittadini a tonnellate, discussioni con i “politici”. E poi ho letto molti  libri in materia… Ho studiato tutto lo scibile sul bollo medesimo,  sono stato a numerosi corsi di aggiornamento  su questa famigerata questione “bollita e ribollita”!  Ho studiato tanto. E il risultato??? NULLA...!!! Il vuoto, il nulla… E il problema che si pone è sempre il medesimo: “Bollo si o bollo no???” o il più Shakespeariano “Bollo o non bollo:  questo è il dilemma…” Ora, siccome sono già pensionato da anni, non so i risvolti recenti circa la suesposta legge. E va bene…  Non sono aggiornato ma, casualmente, mi è capitata tra le mani la circolare dell’Agenzia delle Entrate , o meglio, la “RISOLUZIONE N. 24/E” del 18 aprile 2016, con la quale veniva diramato il parere autorevole  che esenta dal bollo i certificati di residenza richiesti per uso notifica di atti giudiziari.  E che c’è di tanto strano, vi domanderete voi?  Noi ci atteniamo a quella risoluzione o circolare o come diavolo volete  chiamarla, e… morta lì! Un saluto a tutti e si va in ferie! Nossignori! Nossignori!  Il fatto gli è che questa circolare contravviene a tutte le altre precedenti  emesse in materia dalla Agenzie delle Entrare medesima… Si, proprio da lei medesima!  Ovvero nelle altre circolari precedenti  e negli altri pareri “autorevoli”, chiamiamoli così, si disponeva proprio l’applicazione del bollo. Forse ho usato una parola forte: “disponeva”. In effetti le circolari non dispongono, ma danno pareri autorevoli, o almeno, così si pensa.  Intanto, la questione è proprio una questione  all’italiana, dove si parla e si disquisisce su un argomento per mesi, anni… E i  medesimi “organi” (anche i medesimi clavicembali e pianoforti…) emettono molte volte,  pareri a distanza di tempo discordanti fra di loro. E questo è assurdo, e inoltre crea  incertezza tra i lavoratori demografici, i cittadini e i politici.  Mi sa che da qui in avanti, gli uffici demografici saranno subissati di richieste di certificati anagrafici “per uso notifica atti giudiziari”, così saranno tutti esentati dal bollo. E voi mi direte, ma se poi vengono usati per altre questioni e/o pratiche? … Rispostina: ma chi se ne frega! Nessuno ci farà caso e poi… tutti ci si aggrapperà  all’ignoranza del “burocrate” di turno, a cui i certificati medesimi verranno esibiti. E lui dirà fra sé e sé: “ Se questo certificato in esenzione dal bollo è valido per gli “atti giudiziari”, figuriamoci se non potrà andar bene per semplici questioni amministrative!!! “… Ah ah ah ah .. Un po’ come è successe diversi anni fa, per lo “stato di famiglia per uso assegni familiari”. Una volta appurato che era esente da bollo, la stragrande maggioranza degli stati di famiglia veniva richiesta “per uso assegni familiari”. E qui ci sta il trucco… Andatela a fare ai cittadini! . Prima di essere di destra, di sinistra, di centro… prima di essere del Nord, del Centro o del Sud, siamo tutti italiani…  Insomma la circolare “de qua” (dai, Bastian… fai vedere che sei anche istruito, e non solo ironico-satirico) Dunque… la circolare “de qua”, ad un certo punto , più o meno dice che…. al riguardo, l’Agenzia delle Entrate, con la circolare 14 agosto 2002, n. 70, (ma questa da dove salta fuori? E’ di 15 anni addietro…) , ha chiarito che… ha inteso subordinare tutti gli atti e i  provvedimenti dei procedimenti giudiziari al  “Contributo unificato”, escludendoli, allo stesso tempo, dall’imposta di bollo. Insomma, si ritorna all’antico. E per 15 anni???  Tutto il contrario! (e tralasciamo la locuzione “contributo unificato” che in un primo momento ho pensato al contributo agricolo unificato… ah ah ah ). E per finire… “Sulla base di tali principi, deve ritenersi, quindi che anche i certificati anagrafici possono beneficiare del regime di esenzione dall’imposta di bollo, ai sensi dell’articolo 18, comma 1, del DPR. N. 115 del 2002, qualora “antecedenti”, “necessari” e “funzionali” ai procedimenti giurisdizionali.”   Giusto??? Tutto chiaro??? Ma certo… E come no???...  Io non voglio entrare nel merito  della fondatezza giuridica di tutta la questione, ma voglio usare, una volta tanto, una legge importantissima, ma non scritta, ma ideale e astratta… Una legge che viene molto  poco usata da tutti. “Il buon senso”. Dunque… Intanto lo Stato incasserà di meno, cosa di non poco conto, vista la disastrata situazione finanziaria in cui versa lo stato medesimo.   Va beh… Nel marasma generale,  questi incassi sarebbero ben poca cosa… Ma come è quel detto famoso?.. “Tutto fa, disse quello che… pisc… pardon!... che fece la pipì in mare”. Ah ah ah ah…  Poi, seguite il mio ragionamento che vi riguarda da vicino. Dunque gli uffici anagrafici, allorquando riceveranno una richiesta del certificato “de qua”… (sono istruito…  ah ah ah ) dovranno protocollarla, stampare il certificato medesimo  e firmarlo, metterlo in una busta, affrancarla…(si spera sia inviata dal richiedente, dico, la busta affrancata, ma sarà tutto da verificare), quindi protocollare la risposta, infine spedire il certificato richiesto. Il tutto, udite udite!!! … Ma anche se non udite, lo sapete tutti per dovere d’ufficio,   al “modico” prezzo di euro 0,26 per diritti di segreteria, che tra l’altro,  poi vanno al segretario comunale, che non c’incastra nulla, ovvero non sa neppure di cosa si parla!  E anche qui ci sarebbe da ridire, ma anche da ridere… (e mi ci è scappato pure un bisticcio di parole). Finito! Stop! Un’ultima osservazione: La circolare, ovvero la “RISOLUZIONE N.  24/E” , non porta la firma di nessuno. Termina con un generico IL DIRETTORE CENTRALE.  Ma noi, chi dobbiamo ringraziare? Verso chi dobbiamo rivolgere le nostre preghiere?? I nostri celestiali epiteti?? (comunemente detti improperi) All’Innominato… Ma non quello de “I promessi sposi”… ah ah ah ah .. Termino con  una significativa legge di Murphy sulla burocratologia: “ Ogni organizzazione ha un numero determinato di posti che saranno occupati da incapaci. – Corollario: Quando un incapace se ne va, sarà rimpiazzato da un altro incapace incapace.”… A buon intenditor…  BUONE VACANZE A TUTTI……

Bastiancontrario