Semplice Numero 9 - Settembre 2017
Soldati
Ovvia!!! Rieccomi a voi con la famosa poesia “SOLDATI” di G. Ungaretti, tema già trattato anni fa, ma tema sempre attualissimo. Quindi, eccomi con una “seconda puntata”. Dunque, poesia brevissima questa, che ai miei tempi, tutti portavamo agli “esami di Stato”, quando esistevano ancora , ed erano una cosa seria. Perché ogni studente doveva portare all’esame di “lettere italiane” almeno 20 poesie da recitare a memoria. Quindi… il 99% degli studenti medesimi, inseriva nel numero delle poesie anche “Soldati”. Mica scemi! Quattro parole, e via! Ve la propongo tutta, ma tutta intera, ovvero in tutta la sua maestosa brevità… Dunque:
SOLDATI
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie.
Geniale, veramente geniale!
Come avrete notato, questo è uno di quei casi in cui il titolo fa parte integrante del componimento, che senza di esso non rivelerebbe appieno il suo significato. In effetti, se togliete il titolo, ‘un ci si capisce più nulla. ‘Un è mìa come quelle poesie lunghissime di “un certo” Neruda, tutte senza titolo, impersonali, astratte… che tanto’un ci si capisce nulla lo stesso, viste le metafore ardite e… cervellotiche… pardon! criptiche… (altrimenti mi arrestano per il delitto di “lesa maestà”). Dunque, “Soldati”… con il titolo, ben s’intende, va recitata proprio con il titolo. Questa poesia esprime benissimo la precarietà dell’esistenza dei soldati in guerra, sempre sospesi tra la vita e la morte, come le foglie sugli alberi in autunno. Basta un soffio di vento per farle cadere. Beh… ha pure un significato ben più universale, insomma, rappresenta la metafora della vita. E’ al tempo stesso la rappresentazione della condizione umana in ogni tempo e in ogni circostanza. La vita, in effetti, è per sua natura precaria, brevissima, incerta. La vita si svolge ciclicamente: come le foglie nascono, vivono, poi muoiono per lasciare il posto ad altri germogli, così si succedono le generazioni degli uomini. E’ la caducità dell’esistenza. Un solo futuro certo per tutti: la morte. Tutti fratelli e sorelle e tutti uguali nella morte. Quindi, come abbiamo già detto poc’anzi, il titolo della poesia diviene un elemento essenziale, imprescindibile. Ma… fatemi capì! Sapete che mi frulla per la testa? C’è un’altra parola che si addice benissimo alla poesia e, in parte, sembra contraddire il significato della poesia medesima: proviamo a fare una prova! (si mi ci è cascata una cacofonia). Proviamo a sostituire alla parola SOLDATI, la parola DEMOGRAFICI. Dunque…
DEMOGRAFICI
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie.
O ditemi voi se cambierebbe qualcosa? Situazione precaria dai lavoratori dei comuni addetti alla demografia… Basta un soffio di vento, poche parole (di un politico da strapazzo), e… via! Vengono spazzati via. Guardate cosa è successo in Italia negli ultimi 30 anni. Le ripartizioni “Servizi Demografici-Elettorale- Leva Militare- Statistica”… spazzate via da una folata pazza di voci assurde dei politici, amministratori dei comuni. I settori demografici…le ripartizioni… gli uffici demografici… Tutti spazzati via. Rimasti senza autonomia. Rimasti senza una propria identità. Sono stati “accorpati”, fusi, uniti… diciamo pure fagocitati da altri sevizi con i quali hanno a che vedere come i famosi “cavoli a merenda”, tanto per usare una locuzione dei nostri nonni. I politici amministratori dei comuni, hanno usato, di volta in volta, delle idee cervellotiche, fantasiose, specie nei comuni di media e piccola entità. Accorpati con gli “Uffici scuola e cultura”, con le “Segreterie generali”, con le “Ragionerie”, con gli “URP”, o come dice la gente, con gli URPETE, Addiritura in certi comuni sono stati accorpati con gli “uffici protocollo e archivio” Il fatto gli è che sono stati accorpati, è vero, ma in sott’ordine, ovvero di volta in volta alle dipendenze, agli ordini o sotto un fantomatico funzionario o dirigente di questi ultimi uffici, di un sedicente vice-segretario, di un assurdo ragioniere capo, di un fantasmagorico bibliotecario, e persino di un assistente sociale!. Roba dell’altro mondo! Con tutte le nuove, numerose e difficilissime incombenze piovute sulla testa al settore demografico! Basti pensare alla gestione degli stranieri, ai matrimoni fra nazionalità diverse e le più disparate, basti pensare alle separazioni e divorzi, basti pensare al difficile mondo del “diritto internazionale privato”. Provate a pensare: un cinese che sposa una egiziana in Italia… Vanno ad abitare nella Nuova Zelanda e procreano un figlio… Quindi vanno ad abitare nella Groenlandia e vi procreano un altro figlio… Tornano in Italia, si separano… Vanno ad abitare in Mauritania.. divorziano… Tornano in Italia per formarsi due famiglie diverse… Ohè!!!!! Vi basta o continuo? Chi è che deve dipanare tutta questa matassa? Il segretario generale o, il segretario colonnello? Il bibliotecario o l’assistenze sociale? Vogliamo parlare delle leggi elettorali e delle numerose elezioni con cadenza annuale e tri-annuale?... E i meriti, i diritti, le indennità, gli straordinari chi se li becca? Ma lui!!! Il sedicente, fantomatico, assurdo,… capo! Quello che con la demografia ‘un ci ‘ombina nulla! Quello che non sa neppure cosa significhi la parola Demografia. Grazie, politici! Un sentito ringraziamento! Quindi, situazione precaria. E poi, molti dei lavoratori meno qualificati, i fuori usciti , gli indesiderati dagli altri uffici, vengono convogliati nella demografia. Intendiamoci, ci sono pure degli ottimi lavoratori, anzi, in molti casi proprio “il fior fiore” degli impiegati comunali, per fortuna!!! Così questi ultimi debbono farsi carico pure delle deficienze degli altri! Del resto questi uffici, ed è una regola generale, sono distaccati dagli uffici centrali, lontani dai centri di potere o dalle cosiddette “stanze dei bottoni”… Quindi….
Ma ultimamente, a questa incresciosa situazione, se n’è aggiunta un’altra: una minaccia reale e…violenta. Si, parlo dei cittadini utenti. Si sono scatenati contro i colleghi e le colleghe di un comune. Ovviamente non mi piace far nomi… Però, da buon Bastiancontrario vi darò delle dritte, poche e molto vaghe, con le quale potreste intuire di quale comune si tratta, Dunque..
Una città di circa 900.000 abitanti circa… Capitale della Regione Piemonte, bagnata dal fiume Po…. E caratterizzata da un paio di cosette, una positiva: La Mole Antonelliana… Una negativa: La Juventus… Non credo che con queste quattro nozioni arriverete mai a capire di quale città si tratti! Ah ah ah ah … Dunque in questa città misteriosa, nel corrente periodo estivo, sono avvenuti fatti incresciosi, tra l’altro molto poco evidenziati dai media. Dunque in una settimana, in detta città, presso gli uffici anagrafe di una circoscrizione, sono scoppiate risse negli uffici medesimi, e sono state pure aggredite alcune nostre colleghe. C’è poco da stare allegri… (che con l’attuale allenatore della Juventus, ‘un ci ‘ombina nulla) !!! Allora diciamo, c’è poco da ironizzare… Ma tant’è…. La causa? Lunghe code agli sportelli… bambini che giocavano e facevano il loro comodo come se fossero in un parco dei divertimenti. Le colleghe, esasperate e già in difficoltà per soddisfare, per servire al meglio la marea umana che avevano di fronte, hanno provato a invitare i genitori dei bambini medesimi a richiamarli all’ordine perché stavano disturbando il lavoro. Apriti cielo!!! I genitori si sono scatenati contro le colleghe, con minacce insulti e persino violenze corporali!!! Sono partite denunce, ovviamente, e mi pare il minimo. Due nostre colleghe sono finite pure in ospedale. Dunque… Non voglio addentrarmi nei particolari degli incresciosi episodi, sarà la magistratura a fare le indagini, individuare le responsabilità e punire i colpevoli (ci credo poco, ma voglio sperarlo!). Ma i colpevoli ci sono eccome! Intanto i cittadini privi di ogni e qualsivoglia senso civico e senso dello stato e delle sue istituzioni. Irriguardosi verso dei lavoratori che stavano dando l’anima per loro… Ma i veri colpevoli di tutto, sono loro… i benamati politici… Tanto solerti a riempirsi la bocca di belle parole… “ impiegati bravissimi, dediti al lavoro… gente pronta al sacrificio…spirito di abnegazione…” e via con sviolinate di questo genere, piaggerie…. Ma il fatto grave è che negli ultimi 5 anni, il personale degli uffici demografici in questione, è stato ridotto del 50%, ovvero della metà dei suoi effettivi, e i rimanenti con una età media di quasi 60 anni!!! Ora dico io, ma come si fa a lavorare in simili condizioni? Personale insufficiente e per di più, nel periodo delle ferie, ove aumentano le richieste di documenti per viaggi all’estero, carte di identità… Come si fa a fronteggiare con il personale ridotto all’osso, un’orda di centinaia di cittadini assatanati e sotto il nefasto influsso di una terribile calura estiva, che si sa, in certe condizioni esaspera gli animi??? Beh… diciamo pure che il caldo dà alla testa, ma non è una giustificazione. Ma vi pare normale una situazione del genere? Oddio, chi vive la realtà dei comuni, sa benissimo che i servizi demografici sono vieppiù divenuti le “Cenerentole” dei comuni medesimi…Cenerentole, ovvero le servette, senza però il premio finale, ovvero il principe azzurro! … Cenerentole e basta!...Il principe azzurro è riservato ad altri Settori e/o uffici ben più politici e ben più, diciamo, remunerativi. Ovviamente, per eliminare lunghe code, stress vari, basterebbe avere occhio e un pizzico di buon senso. E i politici-amministratori dei comuni, hanno occhio e buon senso?... Mahhhhhh!!!! … Quindi, potenziare gli uffici, ma quelli ove si manifesta una evidente necessità, ovvero i servizi demografici. E perché non lo fanno? Mahhhhhh!!!!.... Allora qui ci può venire incontro solamente la Murfologia applicata. Ebbene, “Teoria di Hawkins sul buon senso: Il buon senso non consiste nel rimpiazzare una situazione sbagliata con una giusta, ma nel rimpiazzare una situazione sbagliata… con una sbagliata in maniera più sottile”. A questo punto, come si può ben vedere, la poesia di Ungaretti “Soldati”, calza proprio a pennello! A me è sorto un dubbio atroce: che Ungaretti, nel suo delirio poetico, abbia pensato proprio ai demografici, e che, in seguito, il titolo “Demografici” sia stato sostituito con “Soldati” per opportunità politiche??? O per oppurtinità letterarie???...